🟢 Contrasti ULTRA #11
Milei e il calcio argentino. Ode al manesco calcio sudamericano. Chi sono i membri del Mezza Lyon, il gruppo di estrema destra della tifoseria lionese, e perché la società non riesce ad arginarli.
Ode al manesco calcio sudamericano
Non c’è nulla di peggio, o comunque c’è poco di peggio, della nauseante retorica romantica sul calcio argentino – e in generale sudamericano. Sapete quello storytelling, la sola parola mi fa rabbrividire, idilliaco, diabetico e mellifluo, per cui il Sudamerica sarebbe il regno del Fútbol incontaminato, quasi un calcio della nonna che sta lì a raffreddare sul davanzale di un continente puro, lontano dalle perverse e fameliche logiche europee.
Una narrazione non solo nauseante ma anche falsa e tendenziosa, che seleziona alcuni aspetti, i migliori, del calcio sudamericano per poi universalizzarli e farne la regola. Perché sì, il calcio sudamericano è senza dubbio più “umano”: questa rubrica lo ama profondamente con i suoi riti e i suoi miti, i suoi talenti e le sue hinchadas, con quel suo realismo magico che alimenta una concretissima leggenda, così come prova sempre più disgusto per il grande e ricco calcio europeo. Ma qui c’è un grande fraintendimento: quello secondo cui l’umanità sarebbe sempre ‘buona’ a prescindere.
Diceva Chesterton che il mondo moderno è pieno di idee cristiane diventate matte. Una di queste è quella per cui “l’umanità” è sempre di per sé buona, rivestita di una connotazione positiva, e in effetti il termine ha acquisito questo significato anche nel senso comune. Come siamo umani, noi. Ma l’umanità non è solo buona, anzi, è anche sangue e merda, violenza e guerra. Così accade in Sudamerica, laddove spesso l’esistenza è una cosa che ti torce e ti rovina la faccia, per citare Céline, e lo si vede eccome nei volti di tanti tifosi ma anche giocatori argentini, brasiliani, colombiani, uruguagi etc.: butterati, tagliati, orribilmente tatuati, con facce da pitbull e barbe incrostate alla pelle. E chi conosce profondamente calcio e società di quei luoghi sa bene che la realtà è molto più cruda e violenta delle idealizzazioni tutte nostrane, soprattutto nel Fútbol.