🟢 Contrasti ULTRA #10
Oggi parliamo della morte (e resurrezione) della Bobo TV, di Libertadores e di VAR. Con Eduardo Galeano, ripercorriamo una breve ma essenziale storia del calcio, avanti e dopo Cristo.
Gli amici fragili della Bobo TV
“Dai la Bobo TV no. Fai la persona seria per una volta. Ne abbiamo parlato fin troppo, chissenefrega cosa fanno o non fanno. Non abbassiamo il livello anche noi”. Questo l’appello accorato che mi ha rivolto il direttore quando gli ho anticipato l’intenzione, nell’episodio di questa settimana, di parlare dei nostri cari amici: i quattro (ex) influencer dell’apocalisse. Direttore mi dispiace, ma fin da piccolo ero un bambino irrequieto, ribelle, allergico all’autorità e alle raccomandazioni dall’alto. Come quando mi dicevano di non discriminare le minoranze, e poi si è visto come è andata a finire.
Comunque ho anche pensato a scrivere di altro, ma di cosa: di Dumfries che apre un centro educativo di ortopedagogia a Rotterdam dal nome DUCE (Dumfries Unlimited Care and Education)? Della © Curva Sud Milano che tira i dollari a Dollarumma, o di come il bue dà del cornuto all’asino? Di quel tifoso del Crystal Palace che si è preso 1400 sterline di multa e 60 ore di lavori socialmente utili per aver fatto il gesto degli occhi a mandorla a Son del Tottenham, neanche gli avesse detto bastardo muso giallo? – Tottenham che poi ha fatto ricorso perché ha giudicato la sanzione troppo lieve, e così il tifoso si è beccato anche un Daspo di tre anni per tutti gli stadi inglesi, tanto per gradire. O dei nuovi parastinchi intelligenti creati da Soccerment (startup milanese di Football Artificial Intelligence) che grazie all’IA, l’intelligenza artificiale, così simile onomatopeicamente al raglio di un asino, riescono a predire chi farà gol?