Non c'è bisogno di dilungarsi in inutili parole quando volgiamo lo sguardo in direzione della capitale inglese. Londra è da sempre un polo culturale di livello, dove nascono mode e dove le mode, che in questa città irrompono con la forza di una crew indemoniata, attuano la loro completa e talvolta alienante radicalità. Per quanto riguarda il fenomeno Casuals, però, abbiamo a che fare con un tragitto inedito nella Storia di questa città.
L'obiettivo di questo nostro terzo appuntamento sull'universo Casuals è quello di illustrare una mappatura generale del movimento che si sviluppò a Londra tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli anni 80, senza entrare nel dettaglio delle singole mob.
Per prima cosa, sgomberiamo il campo da alcuni falsi miti. Chi si affaccia in maniera superficiale al fenomeno Casuals è convinto che la sua origine si situi proprio nella capitale londinese, e che (quasi unitamente a questo primo misunderstanding) all'interno del movimento, poi divenuto questione nazionale ed internazionale, i tifosi del West Ham ne siano i pionieri. Smontiamo queste prime due (errate) tesi.
La questione è la seguente; quel piacevole (ma distopico) film che è Hooligans (2005, dir. Lexi Alexander) ha come riaperto, dalla metà dei 2000 ad oggi, la grande questione del Casuals, riducendo un movimento culturale di enorme portata a due-tre anni di scazzottate e vizi riguardanti il vestiario, capricci di giovani frustrati e delusi. Non che questo non sia successo affatto, ma è di certo una parte molto marginale dell'intera questione, ben più complessa di quanto un film di 109 minuti possa dimostrare. Sui tifosi del West Ham torniamo subito, visto che è questo ciò di cui dobbiamo occuparci. Prima, però, due consigli cinematografici seri: The Firm (2009) e The Business (2005), entrambi diretti da Nick Love.
La verità è che a noi poveri mortali, annoiati dalla vita, piace vedere (anche se si tratta solo di un film) il sangue, la guerra, le risse immotivate, vivere per le cause perse in partenza, assaporare quel nichilismo che in un preciso istante della storia del Novecento, tra i 70 e gli 80, in un punto definito nello spazio, la Gran Bretagna, ha davvero avuto luogo, ed è realmente testimoniato.